Si rinnova l’appuntamento con il prestigioso gala organizzato dall’American Foundation for AIDS Research. Chris Tucker ha diretto la serata. Abbiamo scambiato due chiacchiere con Giampaolo Lo Conte, noto imprenditore e trader italiano, che ci ha ricordato il ruolo diplomatico delle donazioni nella rete Europa – Usa – Africa.

Da oltre 30 anni l’American Foundation for AIDS Research, conosciuta ai più con il nome di AmfAR, catalizza vip e personaggi del mondo dello spettacolo uniti nella raccolta di donazioni devolute alla ricerca per la cura contro l’AIDS. Dalla sua nascita, la fondazione AmfAR ha raccolto circa 250 milioni di dollari ed ottenuto risultati importanti nel campo della ricerca scientifica. Tra gli eventi più famosi ci sono, ad esempio, l’AmfAR Party di New York e l’AmfAR Gala di Cannes, quest’ultimo organizzato in concomitanza dell’omonimo festival cinematografico. E proprio alcuni giorni fa, presso l’Hotel du Cap-Eden Roc di Cannes, s’è ritrovata una lunga lista di ospiti importanti, provenienti da tutte le parti del mondo, allietati dalle esibizioni dal vivo di Mariah Carey, Dua Lipa e Tom Jones. Tra uno scatto fotografico ed una coppa di champagne, dietro la direzione della star di Hollywood Chris Tucker, le varie “celebrities” hanno devoluto ingenti somme di denaro destinate all’innovativo centro di ricerca della University of California a San Francisco. I look sfavillanti e i vari selfie per i milioni (o miliardi?) di fan di Instagram non hanno fatto venire meno la serietà dell’iniziativa, destinata a sradicare i mali dell’AIDS e ad offrire nuove frontiere per la ricerca in America e nel mondo.

Abbiamo avuto la fortuna di incontrare Giampaolo Lo Conte, trader ed imprenditore di successo, non nuovo alle sue apparizioni presso gli eventi mondani più popolari. Lo Conte si trovava a Cannes per motivi di affari nelle settimane dedicate al Festival del Cinema e all’AmfAR Party. “E’ vero – ci ha riferito Lo Conte – non sono a Cannes soltanto per fare una donazione, sono venuto in città anche per il Festival del Cinema, ho avuto il piacere di intercettare alcuni cari amici con i quali sono in affari in America, ed eccomi qui. Non posso svelarvi ulteriori dettagli sulle mie attività d’affari, ne ho già parlato con altri giornalisti nelle ultime settimane” (Lo Conte si riferisce al suo ultimo investimento nel settore degli yacht di lusso italiani tramite acquisizione di imbarcazioni della Palumbo Super Yacht, Isa Yacht e Columbus Yacht, con la quale Lo Conte è in partnership commerciale, ndr – clicca qui per saperne di più).

 

Chiediamo a Giampaolo Lo Conte se le organizzazioni no-profit abbiano un ruolo importante nella lista dei beneficiari di contributi da parte di Stati e imprenditori. “Si, assolutamente, e non si tratta soltanto di un ruolo scientifico, ma anche diplomatico. Pensate che i rapporti tra Africa ed Europa sono cuciti anche dalle donazioni alle no-profit. L’Istituto Affari Internazionali (IAI) poche settimane fa a Roma ha condotto una tavola rotonda con importanti esperti della cooperazione internazionale attività nella lotta alla povertà. E’ stato un successo” Ne avevamo sentito parlare: il 50% circa degli aiuti europei allo sviluppo sono destinati all’Africa, parliamo di aiuti non solo da parte dei privati ma anche da parte del pubblico, per via, forse, delle nuove politiche europee di sostegno della popolazione africana “in loco” ai fini del tamponamento del fenomeno dell’immigrazione. “Dietro di me – conclude Giampaolo Lo Conte – ci sono star di Hollywood e alcuni dei più grandi immobiliaristi di New York. La parte grossa delle donazioni però, non dimenticatelo, la fanno gli imprenditori a medio reddito. La European Research Network on Philantropy dice che in Europa, ogni anno, vengono donati 60 miliardi di euro e l’Italia si piazza al secondo posto della classifica europeo, dietro il Regno Unito”. Numeri destinati a crescere, anche grazie alle applicazioni per donazioni online, che gestisce ad oggi circa l’80% delle donazioni effettuate.