Ci sono diverse tecniche per la bonifica e lo smaltimento amianto Torino che vengono scelte in abse a specifiche valutazioni sui prodotti ritrovati. Una di queste tecniche tra le più utilizzate prende il nome di incapsulamento. In questo breve articolo si intende fare un approfondimento per capire meglio che cosa si intenda per incapsulamento e come viene fatto nello specifico.

Quando si ricorre all’incapsulamento

Il protocollo di incapsulamento viene messo in campo solo in determinati casi in base alle valutazioni degli esperti di smaltimento amianto Torino. Quando vien ritrovato un materiale che contiene parti e fibre di amianto, si verificano subito le condizioni di conservazione.

Purtroppo, può succedere che con il passare del tempo e il deterioramento, il prodotto perda la capacità di contenere le sottili fibre cancerogene. Per colpa del meteo avverso, dell’effetto del tempo che passa o dei danni, può succedere che il materiale si rompa e rilasci le fibre di amianto. Infatti, può succedere che un prodotto rilasci le fibre che sono facilmente volatili e possono esser respirati. Nei polmoni causerebbero l’insorgenza di patologie tumorali e letali.

Che cosa si intende per incapsulamento

Nel momento in cui si parla di incapsulamento quando si utilizzano dei prodotti per ristabilire la matrice contenitiva del prodotto che contiene le fibre di questo minerale che in passato è stato utilizzato moltissimi in campo edile in passato. Di solito, si agisce in questo modo su parti poco estese che non è possibile spostare e portare presso le discariche i centri abilitati al trattamento dei rifiuti pericolosi e tossici.

Si utilizzano dei prodotti in schiuma oppure in gel direttamente sul manufatto interessato che si solidificano immediatamente.

La fase di monitoraggio e controllo

Nella bonifica e smaltimento amianto Torino, nello specifico caso dell’incapsulamento, è fondamentale seguire una fase di monitoraggio e controllo. Si tratta di verificare nel corso del tempo la buona riuscita dell’intervento e accertarsi che effettivamente la matrice contenitiva sia stata ristabilita. Negli anni a seguire, bisogna verificare che non ci siano il rilascio di fibre pericolose affinché ci sia sicurezza per tutte le persone.