Il Monuril è un farmaco a base di fosfomicina sale di trometamolo, indicato nel trattamento delle infezioni delle basse vie urinarie sostenute da batteri sensibili e nella prevenzione delle cistiti e delle uretriti post-chirurgiche o post-diagnostiche. Si tratta di un farmaco mutuabile, soggetto a prescrizione medica obbligatoria.

Monuril: posologia consigliata e modalità d’assunzione

Tale medicinale è disponibile in granulato per soluzione orale da 2-3 g di fosfomicina per bustina. Al fine di ottimizzarne l’efficacia terapeutica è opportuno assumere il farmaco la sera, prima di coricarsi, dopo aver svuotato la vescica, affinché il principio attivo preservato al suo interno possa agire indisturbato per diverse ore.

Lo schema posologico deve essere stabilito dal medico, in base al disturbo riscontrato ed alla sua gravità. Di norma, viene consigliata l’assunzione di una sola dose di medicinale (una bustina). Tuttavia, nei casi più gravi e ricorrenti è possibile assumerne una seconda a distanza di 24 ore.

Monuril: avvertenze

Prima dell’utilizzo del Monuril sarebbe opportuno sottoporre il paziente ad una attenta visita medica, al fine di valutarne le condizioni cliniche, l’eventuale insorgenza di effetti indesiderati, nonché la posologia più indicata.

Il medico è chiamato a tenere in considerazione anche eventuali terapie farmacologiche assunte dal paziente, in modo da non compromettere l’efficacia della fosfomicina.

Il Monuril contiene saccarosio, per tanto la sua assunzione è sconsigliata ai soggetti affetti da intolleranza al fruttosio, sindrome da malassorbimento glucosio-galattosio, insufficienza sucrasi-isomaltasi e diabete.

L’uso di tale antibatterico sistemico non è vietato alle donne durante la gravidanza o l’allattamento, poiché non sono stati riscontrati effetti negativi a livello del feto e del lattante. Tuttavia, prima dell’utilizzo è bene consultare il medico. Tenere il farmaco fuori dalla portata dei bambini.

Monuril: sovradosaggio

Qualora vengano assunte dosi di Monuril superiori a quelle prescritte, è necessario contattare il medico od il farmacista. In caso di sovradosaggio, invece, bisogna provvedere all’eliminazione urinaria della fosfomicina, mediante adeguata somministrazione di liquidi. Di norma, tale condizione viene accompagnata da una serie di sintomi, quali: perdita dell’equilibrio, sapore metallico e diminuzione della percezione del gusto, nonché problemi di udito.

Monuril: interazioni

Per preservare le proprietà farmacocinetiche della fosfomicina è opportuno non assumere contestualmente:

  • farmaci attivi sulla diuresi;
  • farmaci attivi sulla peristalsi;
  • antiacidi, come il calcio carbonato;
  • Metoclopramide, un farmaco antiemetico;

Monuril: controindicazioni

Il Monuril è controindicato in:

  • pazienti ipersensibili alla forfomicina o ad uno qualsiasi dei suoi eccipienti;
  • pazienti affetti da grave insufficienza renale;
  • pazienti sottoposti ad emolisi.

Monuril: effetti collaterali

Come la maggior parte dei farmaci, anche il Monuril può provocare l’insorgenza di effetti indesiderati, quali:

  • nausea;
  • diarrea;
  • dispepsia;
  • cefalea;
  • vertigini;

In alcuni casi è possibile, tuttavia, rilevare anche manifestazioni più gravi, come:

  • vomito;
  • dolore addominale;
  • parestesia;
  • asma;
  • affaticamento;
  • colite pseudomembranosa;
  • ipotensione;
  • eruzioni cutanee, orticaria, rash, prurito.

Inoltre, è possibile riscontrare anche effetti collaterali rari, quali:

  • tachicardia;
  • anemia aplastica;
  • superinfezioni da batteri resistenti.

Monuril: scadenze e conservazione

  • Il Monuril non deve essere assunto oltre la data di scadenza riportata sulla confezione, che si riferisce all’ultimo giorno del mese;
  • il farmaco deve essere preservato nella confezione originale, con tanto di bugiardino;
  • non bisogna gettare il medicinale o l’involucro nello scarico o nei rifiuti domestici, ma chiedere consiglio al farmacista in merito al loro smaltimento, così da preservare l’ambiente.