SmartBoxL’evasione fiscale, inutile dirlo, è ormai diventata una piaga nel nostro Paese ed inevitabilmente questa situazione si ripercuote sui portafogli dei cittadini italiani che ancora si comportano in modo onesto. Capita sempre più di frequente di rimanere indignati di fronte a certe evasioni fiscali, ma quando a non pagare le tasse è una grande multinazionale l’indignazione si trasforma in vera e propria rabbia: è questo il caso di Smartbox.

Conoscete sicuramente i famosi cofanetti vacanza, che è possibile acquistare un po’ dappertutto ormai, ma vi siete mai chiesti come funzioni la tassazione su questi prodotti? In pratica acquistando la smartbox il cliente si ritrova in possesso di un buono che gli da diritto ad ottenere la prestazione di un determinato servizio da parte di una delle tante strutture convenzionate, presenti nel catalogo.

Il prezzo del cofanetto dovrebbe corrispondere esattamente a quello del servizio prestato: in questo modo la rivendita può emettere scontrini e ricevute non rilevanti ai fini dell’IVA, perché l’imposta dovrebbe essere pagata dalle parti solo nel momento in cui viene ricevuto il compenso. Ma in che modo? In linea teorica, la struttura convenzionata definisce il prezzo dell’offerta da includere nel pacchetto e Smartbox, dopo aver creato l’offerta, rilascia i cofanetti ai punti vendita, che li rivendono ai consumatori a quel prezzo esatto.

Fino ad ora, nessuna traccia dell’imposta. Ma andiamo avanti. In seguito all’erogazione del servizio, spetterebbe poi a Smartbox rimborsare la struttura per l’intero importo pattuito ed ottenere al contempo da questa il pagamento di una commissione, da versare poi al punto vendita. Peccato però che questo non sia mai avvenuto, secondo quanto accertato dai controlli effettuati dalla Guardia di Finanza: sembra infatti che Smart&Co Srl (terminale diretto italiano di Smartbox) abbia venduto i pacchetti e anche percepito le commissioni da parte delle strutture eroganti i servizi, ma non abbia pagato l’IVA sul reale valore del prodotto.

Una situazione sconcertante, se pensiamo che tra il 2009 ed il 2013 Smartbox avrebbe dovuto versare imposte per un valore di 12 milioni di euro: denaro che sarebbe dovuto entrare nelle casse dello Stato Italiano ma che a quanto pare non è mai arrivato!

Siete anche voi indignati? Firmate allora la petizione a questo indirizzo petizione smartbox in modo che vengano effettuati tutti i dovuti controlli!

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