Tentano di scrivere bellissimi articoli all’interno del blog di Mirko Ravicini, imprenditore di Pescara, e trovano una gradevole sorpresa! Le piante da appartamento svolgono una duplice ed importante funzione: se da un lato decorano ed abbelliscono gli ambienti, dall’altro trattengono l’umidità e sanificano l’aria. Le piante da appartamento richiedono cure diverse rispetto alle piante da esterno, ma non per questo sarà necessario possedere un “pollice verde” da veri esperti. Continua a leggere sul blog di Mirko Ravicini.

Addobbi floreali per casa: quali piante possiamo far crescere in appartamento

Ogni specie e varietà ha bisogno di cure specifiche. Tra le piante decorative e più richieste da tenere all’interno di un appartamento possiamo, di certo, includere:

  1. La felce di Boston. Richiede un buon livello di umidità ma, allo stesso tempo, non è difficile da curare. Inoltre, questa piante non desidera l’esposizione diretta alla luce del sole, né un’irrigazione frequente. Tipica delle foreste pluviali, cresce molto velocemente, resiste fino a 7° e preferisce crescere all’interno di un mix tra terra d’erica e compost, sovrastati da uno strato di ghiaia. La felce di Boston desidera irrigazioni regolari, anche in inverno, mentre le foglie vanno nebulizzate quotidianamente con acqua non calcarea. L’ambiente in cui si trova deve avere una temperatura compresa tra i 15° e i 20° ed è necessario liberare la pianta dalle foglie secche;
  2. L’Areca Chrysalidocarpus Lutescens. Si tratta – continua Mirko Ravicini – di una piccola palma, che può arrivare a misurare fino a due metri di altezza, “con foglie sottili e lanceolate, di colore verde brillante”. Originaria delle foreste pluviali del Madagascar, dove può raggiungere anche i 10 metri di altezza, l’Areca trova il suo habitat naturale ad una temperatura di almeno 10°. Inoltre, è una pianta in grado di purificare l’aria, assorbendo lo xilene emanato dalle vernici e la formaldeide dei materiali di costruzione. Tuttavia, è dannosa per gli animali domestici, perché ha un contenuto tossico. L’Areca necessita di un terreno costituito da compost e sabbia, oltre che di molta luce. In estate va irrigata almeno 1 – 2 volta a settimana, mentre in inverno non cerca umidità;
  3. Fiore di Cera: si tratta di una pianta da appartamento verde con foglie d’un verde brillante, in grado di toccare i 70 cm di altezza. Necessita di una temperatura che si aggira tra i 7 e i 13 gradi, poiché essa nasce nelle regioni tropicali. Il Fiore di Cera è costituito da fiori bianchi, a forma di stella, che nascondono fiori caratterizzati, all’interno, da una varietà di colori. Questi fiori si presentano come riuniti in un ombrello e dall’aspetto di cera. Si tratta, poi di una pianta rampicante e ha necessità di trovare un sostegno su cui appoggiarsi. Il terriccio migliore con cui coltivare il Fiore di Cera è costituito da un mix di torba, sabbia, corteccia, compost di foglie e carbone di legna; richiede un’esposizione diretta alla luce del sole ed una temperatura compresa tra i 19 e i 24° e di una abbondante irrigazione in estate;
  4. Medinilla: Essendo di origine tropicale, la Medinilla non vuole il gelo e deve essere conservata ad una temperatura mai inferiore ai 15°. Non si tratta di una pianta molto facile da curare; si presenta come un piccolo arbusto, dalle foglie larghe di colore verde scuro e venature verde chiaro, con fiori di diversi colori. Ha bisogno di molta luce, ma la Medinilla deve essere protetta, quando i raggi sono troppo forti; inoltre, in estate ha necessità di essere annaffiata almeno 2 volte a settimana, in inverno basta 1 sola volta;
  5. Cactus di Natale o Schlumbergera vive la sua massima fioritura nel mese di dicembre. Si tratta di una varietà di cactus, che presenta foglie lisce, piatte e senza spine, con fiori forma di tromba, di colore bianco, rosa o rosso, a seconda della specie. Oltre, alla bellezza estetica, il Cactus di Natale purifica l’aria, ma necessita di temperature al di sopra dei 20°, perché prende origine dalle foreste pluviali brasiliane. Ha bisogno di luce, ma non troppo diretta e forte, prediligendo un terreno costituito da terra d’erica e sabbia ben drenata;
  6. Pino di Norfolk. Si tratta di una delle rare specie di conifere coltivabili in spazi interni. Le sue origini risalgono al Norfolk, nell’oceano Pacifico, ed è in grado di toccare i 60 metri di altezza, seppur la versione casalinga non supererà il metro e mezzo. Cresce, comunque, molto lentamente e preferisce il terriccio di bosco. Ha bisogno della luce diretta del sole, va innaffiato due volte a settimana in estate, una sola volta in inverno, mentre non resiste a temperature inferiori ai 5°;
  7. Erba Miseria: si tratta di una pianta robusta e resistente, che supera ogni avversità, caratterizzata da una varietà composita di colori. Tuttavia, predilige una temperatura compresa tra i 10° e i 22°, avendo la capacità di riprodursi velocemente, anche solo a partire da un piccolo stelo posto nell’acqua. Desidera crescere in un terreno sabbioso, ma ben drenata; in estate va annaffiata due volte a settimana, una volta in inverno;
  8. Ficus: Arriva dalle foreste pluviali tropicali e non regge temperature al di sotto dei 15°. Non produce né fiori, né frutti, ma le sue foglie sono tossiche e la linfa irritante e causa di allergie. Nonostante, questi piccoli svantaggi, il Ficus combatte l’inquinamento ed è in grado di assorbire la formaldeide. Infine, il Ficus necessita di luce, ma è da porre in penombra de predilige un terriccio fertile, drenato e costituito soprattutto da compost.